Il clima è uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni, e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra è diventata una priorità per molte aziende e governi. L’uso dei climatizzatori è uno dei fattori che contribuisce all’aumento delle emissioni di gas serra, ma ci sono delle opzioni più sostenibili sul mercato. La scelta del giusto gas refrigerante può fare la differenza in termini di efficienza energetica e di impatto ambientale, quindi diventa importante per i consumatori conoscere le opzioni disponibili e scegliere quella più sostenibile. Fra di esse, una delle migliori è l’utilizzo del gas per climatizzatori R32.
Cos’è il gas per climatizzatori R32?
Il gas refrigerante R32 è un gas di nuova generazione a basso impatto ambientale, con una bassa emissione di gas a effetto serra e un alto potere di raffreddamento.
Un vantaggio del gas R32 è la sua capacità di garantire una maggiore sicurezza rispetto ad altri gas refrigeranti, infatti, ha un punto di infiammabilità più alto, il che significa che è meno probabile che si verifichino incendi o esplosioni durante il suo utilizzo.
Infine, è anche più economico rispetto ad altri gas refrigeranti.
R32: perché è efficiente?
Il gas R32 è stato oggetto di numerosi studi e ricerche che hanno dimostrato la sua maggiore efficienza energetica rispetto ad altri gas refrigeranti.
In particolare, secondo un rapporto pubblicato dall’International Energy Agency (IEA), i climatizzatori che utilizzano il gas R32 sono in grado di ridurre il consumo di energia del 10% rispetto ai climatizzatori che utilizzano il gas R410A.
Inoltre, secondo uno studio condotto dal National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST) in Giappone, i climatizzatori con gas R32 sono in grado di raggiungere temperature desiderate in modo più rapido rispetto ai climatizzatori con altri gas refrigeranti, il che significa che il loro utilizzo consente di risparmiare energia.
Molti utenti, poi, hanno notato una riduzione delle bollette energetiche dopo aver installato un climatizzatore con gas R32, grazie alla sua maggiore efficienza e al minor consumo di energia.
La circolazione del gas refrigerante R32
Il suo ciclo di diffusione avviene attraverso diverse fasi chiave che garantiscono il trasferimento di calore e il mantenimento delle temperature desiderate. Vediamo insieme le fasi del ciclo dell’R32:
- Compressione: Il gas R32, inizialmente in stato gassoso a bassa pressione, viene compresso da un compressore. Durante la compressione, il gas aumenta di pressione e temperatura.
- Condensazione: Il gas compresso e riscaldato passa attraverso un condensatore. All’interno del condensatore, il calore viene dissipato verso l’ambiente esterno, e il gas si trasforma in uno stato liquido ad alta pressione.
- Espansione: Il liquido ad alta pressione attraversa una valvola di espansione o un tubo capillare. Durante questa fase, la pressione del liquido diminuisce drasticamente, causando una riduzione della temperatura.
- Evaporazione: Il liquido a bassa pressione entra nell’evaporatore. Nel processo di evaporazione, il liquido assorbe calore dall’ambiente interno o dall’elemento refrigerato, trasformandosi nuovamente in gas.
- Ritorno al compressore: Il gas a bassa pressione e bassa temperatura ritorna al compressore, dove il ciclo ricomincia.
Questo ciclo permette al gas R32 di trasferire calore dall’interno all’esterno nei sistemi di climatizzazione, mantenendo temperature confortevoli negli ambienti interni.
Gas per climatizzatori R32: il suo impatto ambientale
Il gas refrigerante R32 è considerato un’opzione più sostenibile rispetto ad altri gas refrigeranti, grazie alla sua bassa emissione di gas a effetto serra.
R32 ha un potenziale di riscaldamento globale (PRG) molto basso, ovvero una capacità di trattenere il calore nell’atmosfera molto inferiore rispetto ad altri gas refrigeranti.
Inoltre, è considerato un gas a basso GWP (Global Warming Potential), ovvero un gas che ha un impatto minore sul cambiamento climatico rispetto ad altri gas. Ad esempio, il gas R32 ha un GWP pari a 675, mentre il gas R410A ha un GWP pari a 2088.
La bassa emissione di gas a effetto serra del gas R32 lo rende, quindi, una scelta più sostenibile rispetto ad altri gas refrigeranti, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e al contenimento del cambiamento climatico.
Trasporto e utilizzo di R32
Il trasporto di piccoli quantitativi di R32, come per climatizzatori o bombole, non presenta restrizioni particolari. Tuttavia, per spedizioni su lunghe distanze o grandi volumi, è obbligatorio seguire normative specifiche per garantire la sicurezza.
Inoltre, dato che l’R32 è classificato come gas leggermente infiammabile (A2L), è importante adottare misure di sicurezza aggiuntive. Questo include una ventilazione adeguata durante le operazioni di manutenzione e l’uso di strumenti antideflagranti quando necessario.
Durante l’installazione, le procedure operative rimangono in gran parte invariate rispetto ad altri refrigeranti. L’R32, essendo un gas monocomponente, permette il caricamento sia in fase gassosa che liquida, anche se quest’ultima è preferibile per ottimizzare l’efficienza dell’impianto.
È essenziale che i tecnici siano in possesso della certificazione F-Gas (Patentino Frigorista) per operare su sistemi contenenti R32. Molta dell’attrezzatura utilizzata per l’R410A è compatibile, ma è cruciale verificare che strumenti come cercafughe, pompe del vuoto e vacuometri siano idonei all’R32.
Conclusioni
Come abbiamo visto il gas per climatizzatori R32 è stato evidenziato come un’opzione più efficiente ed ecologica rispetto ad altri gas refrigeranti, grazie alla sua maggiore efficienza energetica e alla bassa emissione di gas a effetto serra.
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