Il lavoro di un saldatore richiede molte conoscenze tecniche, ma è senza dubbio uno dei più affascinanti nell’ambito delle professioni industriali.
Non si tratta solo di fondere metalli: la saldatura è un’arte che richiede precisione, resistenza e un costante impegno verso l’apprendimento. Ogni giunzione porta con sé una sfida, un’opportunità di dimostrare abilità e maestria.
In questo settore, la qualità del lavoro non solo è visibile, ma è anche fondamentale per la sicurezza e la durabilità. Possedere un livello di specializzazione elevato consente di accedere a progetti sempre più complessi e remunerativi.
La saldatura è una competenza chiave in molte industrie, dalla costruzione di infrastrutture essenziali come ponti e grattacieli, alla fabbricazione di componenti per il settore aeroespaziale e la difesa.
Di conseguenza, coloro che eccellono in questo campo non solo garantiscono la sicurezza e l’efficacia delle strutture che aiutano a costruire, ma ottengono anche un riconoscimento economico proporzionato al loro livello di specializzazione.
Ma quali sono le competenze di un saldatore professionista?
Il saldatore deve conoscere i metalli
Conoscere la materia prima in questo mestiere è il primo grande passo per effettuare saldature di prima qualità.
Ogni metallo, infatti, ha delle caratteristiche uniche e che comportano diversi accorgimenti che il saldatore dovrà mettere in pratica prima, durante e al termine della saldatura.
Per comprendere al meglio quali sono gli aspetti che ogni saldatore deve conoscere dei metalli, facciamo un esempio con l’alluminio, un metallo solitamente considerato difficile da saldare.
Partendo dalle sue caratteristiche, andiamo a vedere quali sono le condizioni ideali per creare un giunto.
Alluminio: temperatura di fusione e conduttività termica
L’alluminio è un eccellente conduttore termico, ciò significa che il calore viene dissipato molto velocemente ma, fortunatamente, il suo punto di fusione è a 660°C.
La prima condizione ci dice che servirebbe un amperaggio alto per contrastare la dispersione di calore, mentre il secondo punto ci dice che non è necessaria molta energia per fondere il metallo.
Questo ci fa dedurre l’importanza del controllo della temperatura e che la saldatura TIG Pulsata sia la soluzione migliore.
Infatti, la “pulsazione” dell’arco permette con una prima fase (corrente di picco) di liberare molta energia e raggiungere il punto di fusione per poi ridurre l’apporto termico durante la fase della corrente di base evitando così deformazioni e colature di metallo.
Strato di ossido
L’alluminio, quando esposto all’aria, reagisce molto rapidamente con l’ossigeno per formare un sottile strato superficiale di ossido di alluminio, noto come allumina (Al2O3). Questo strato si forma quasi istantaneamente una volta che il metallo fresco viene esposto all’ossigeno nell’atmosfera. La presenza di ossido impedisce una corretta fusione tra le parti da unire, risultando in giunti deboli e porosi.
Per questo motivo è fondamentale l’azione di decapaggio, di cui parliamo ampiamente nel nostro e-book, che si ottiene impostando la macchina in modalità AC (corrente alternata).
Spessore
Ultimo ma non meno importante. Lo spessore del giunto da saldare ci darà indicazioni sulla quantità di Ampère necessaria in fase di “corrente di picco” e in fase di “corrente base”.
In generale, possiamo dire che per un giunto di 2mm sono sufficienti 50A di base e 90A di picco.
Di sotto, riportiamo una tabella utile a tutti i nuovi saldatori che hanno bisogno di qualche linea guida sulla scelta dell’Amperaggio. Gli amperaggi indicati sono valori approssimativi e possono variare leggermente a seconda del tipo specifico di elettrodo o filo utilizzato, così come delle condizioni operative.
Materiale | Spessore (mm) | Amperaggio (A) – MMA (Saldatura a Elettrodo) | Amperaggio (A) – Saldatura MIG/MAG | Amperaggio (A) – Saldatura TIG |
Acciaio dolce | 1-2 | 30-50 | 50-90 | 50-80 |
3-5 | 70-100 | 90-140 | 80-120 | |
6-10 | 110-150 | 140-200 | 120-180 | |
>10 | 150-200 | 200-250 | 180-250 | |
Acciaio inox | 1-2 | 30-50 | 50-90 | 40-70 |
3-5 | 70-90 | 90-130 | 70-110 | |
6-10 | 110-130 | 130-180 | 110-160 | |
>10 | 140-180 | 180-250 | 160-220 | |
Alluminio | 1-2 | 40-60 | 60-100 | 50-90 |
3-5 | 80-110 | 100-160 | 90-140 | |
6-10 | 120-160 | 160-220 | 140-200 | |
>10 | 180-220 | 220-300 | 200-260 | |
Ghisa | 1-2 | 60-80 | 80-100 | 60-90 |
3-5 | 90-110 | 100-140 | 90-130 | |
6-10 | 130-160 | 140-180 | 130-170 | |
>10 | 170-200 | 180-250 | 170-220 |
Come ricordiamo sempre, fare delle prove su pezzi di scarto è consigliato per trovare l’impostazione ottimale prima di iniziare il lavoro vero e proprio.
Quanto guadagna un saldatore?
Lo stipendio medio di un Saldatore in Italia è di circa €1.550 netti al mese (con una RAL di circa €28.500 lordi all’anno), in linea con la retribuzione media mensile nel paese. Tuttavia, i guadagni possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori:
- Esperienza: un Saldatore entry level (con meno di 3 anni di esperienza lavorativa) può aspettarsi uno stipendio medio di circa €1.070 netti al mese. Un Saldatore a metà carriera, con 4-9 anni di esperienza, può guadagnare circa €1.680, mentre un Saldatore senior con 10-20 anni di esperienza può arrivare a €1.730. Un Saldatore a fine carriera con più di 20 anni di esperienza può aspettarsi una retribuzione media complessiva di €1.970.
- Specializzazione: i saldatori specializzati in determinate tecniche come ad esempio, un Saldatore Subacqueo gode di retribuzioni più elevate. Inoltre, conoscere in modo approfondito i metalli è il primo passo per poter effettuare saldature complesse e quindi ricevere compensi più elevati. Saldatori professionisti in grado di effettuare saldature complesse (per posizione, tecnica e metalli da unire) possono raggiungere stipendi molto elevati.
- Regioni: lo stipendio può variare a seconda della regione in cui si lavora.
In sintesi, più un saldatore acquisisce competenze e conoscenze specifiche, maggiore sarà il suo compenso. La manualità è solo uno dei requisiti richiesti per i saldatori professionisti ben pagati.
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