Gas refrigeranti: normative, consigli utili e novità

Gas refrigeranti

Si parla sempre più spesso di gas refrigeranti, soprattutto nell’ambito delle nuove leggi europee che ne vietano la produzione e l’importazione nel vecchio continente.  

Un gas refrigerante è una sostanza chimica gassosa usata principalmente nei sistemi di refrigerazione e condizionamento

Questo fluido assorbe calore quando evapora passando da liquido a gas, e lo rilascia quando condensa diventando di nuovo liquido. Questo ciclo di evaporazione e condensazione, attuato in un sistema chiuso, permette di trasferire calore da un ambiente interno a uno esterno, raffreddando l’ambiente interno. 

I primi gas refrigeranti, chiamati Freon come l’azienda che per prima ha distribuito i refrigeranti, erano estremamente dannosi per l’ambiente mentre oggi sono state studiate alternative molto più ecologiche.

Cosa sono i gas refrigeranti? Che gas è il freon?

Il termine “Freon” è un marchio registrato originariamente di proprietà della DuPont (ora Chemours) per identificare una serie di clorofluorocarburi (CFC), idroclorofluorocarburi (HCFC) e idrofluorocarburi (HFC) usati come refrigeranti. 

Questo nome è diventato nel tempo un termine generico usato per descrivere qualsiasi tipo di refrigerante a base di CFC, HCFC e HFC, anche se tecnicamente si riferisce solo a quelli prodotti da DuPont.

Questi gas, pur essendo efficaci nel loro ruolo di refrigeranti, risultano dannosi per l’ambiente, in particolare per la loro capacità di degradare lo strato di ozono e per il loro elevato potenziale di riscaldamento globale (Global Warming Potential – GWP).

La differenza principale tra i freon e i gas refrigeranti di oggi riguarda proprio l’impatto ambientale. Negli ultimi decenni, la comunità internazionale ha lavorato per eliminare gradualmente l’uso dei CFC e degli HCFC a favore di refrigeranti con un minore impatto sull’ambiente

I nuovi gas refrigeranti, come l’idrofluorocarburi (HFC), gli idrofluoroolefine (HFO) e i refrigeranti naturali (come l’ammoniaca, il diossido di carbonio e gli idrocarburi), hanno un GWP molto più basso e non provocano danni allo strato di ozono.

Quanti tipi di gas refrigeranti ci sono?

Esistono molti tipi di gas refrigeranti, classificati principalmente in base alla loro composizione chimica e impatto ambientale. 

Questi possono essere raggruppati in diverse categorie principali:

  • CFC (Clorofluorocarburi): sono stati i primi refrigeranti utilizzati su larga scala, ma sono stati gradualmente eliminati a causa del loro elevato potenziale di distruzione dell’ozono (ODP) e contributo al riscaldamento globale (GWP). Tra essi troviamo i “freon” R11 e R12 il cui utilizzo oggi è fortemente regolamentato e non sono facilmente acquistabili.
  • HCFC (Idroclorofluorocarburi): introdotti come alternativa ai CFC, gli HCFC hanno un ODP inferiore ma sono ancora dannosi per lo strato di ozono e contribuiscono al riscaldamento globale. In questa categoria troviamo R22 e R123 anche loro sono in fase di graduale eliminazione.
  • HFC (Idrofluorocarburi): senza cloro nella loro composizione, gli HFC non danneggiano lo strato di ozono. Tuttavia, molti hanno un alto GWP, motivo per cui anche il loro uso sta venendo ridotto in favore di alternative più ecologiche. Tra essi troviamo il gas refrigerante R410a e l’R134a.
  • HFO (Idrofluoroolefine): costituiscono una nuova classe di refrigeranti con un GWP molto basso e nessun impatto noto sull’ozono, rendendoli una scelta popolare per applicazioni sostenibili. Il gas refrigerante R1234yf nasce come sostituto dell’R134a e in generale degli HFC.
  • Refrigeranti naturali: Questa categoria include sostanze come l’ammoniaca (NH3), il diossido di carbonio (CO2), e gli idrocarburi (per esempio, il propano R290 e l’isobutano R600a). Questi gas hanno un GWP e un impatto sull’ozono basso o nullo, ma possono presentare sfide in termini di sicurezza, tossicità o infiammabilità. Una menzione speciale per il gas R744 (CO2), un refrigerante naturale a bassissimo GWP che, grazie alla sua versatilità, sta diventando sempre più utilizzato.

I gas refrigeranti per frigoriferi e condizionatori

Quale gas viene usato nei frigoriferi? Nei frigoriferi domestici moderni, l’R600a (isobutano) è attualmente il gas frigorigeno più diffuso a causa delle sue eccellenti proprietà termofisiche, dell’efficienza energetica e del basso impatto ambientale, avendo un potenziale di riscaldamento globale (GWP) molto basso e nessun potenziale di distruzione dell’ozono (ODP). 

Anche l’R290 è una valida alternativa, in quanto superiore all’R600a per prestazioni, ma il suo impiego è maggiore nei frigoriferi commerciali. Prima dell’introduzione su larga scala dell’R600a, l’R134a era il refrigerante standard per i frigoriferi domestici. 

È ancora utilizzato in alcuni contesti, ma a causa del suo relativamente alto GWP, l’industria sta passando a opzioni più rispettose dell’ambiente.

Che tipo di gas si usa invece per i condizionatori domestici? Negli impianti di climatizzazione domestici, i gas refrigeranti più comuni sono l’R-22 (Clorodifluorometano) e l’R-410A (miscela di Difluorometano e Pentafluoroetano). 

L’R-22, noto anche come Freon, è stato largamente utilizzato fino a quando non è stato gradualmente sostituito dall’R-410A, diventato lo standard per i nuovi sistemi di climatizzazione residenziale, grazie alla sua maggiore efficienza energetica e al minor impatto ambientale. 

Un altro gas che sta emergendo per questo impiego è l’R-32 (Difluorometano), scelto per il suo basso potenziale di riscaldamento globale e per l’efficienza energetica superiore.

Come si fa a capire se il condizionatore domestico non ha gas?

Per capire quando un condizionatore di casa manca di gas refrigerante ci si può basare su alcuni segnali, come una ridotta capacità di raffreddamento, la presenza di ghiaccio sulle serpentine dell’unità esterna o rumori insoliti durante il funzionamento. 

Anche un aumento inspiegabile del consumo energetico può indicare una perdita di refrigerante, richiedendo un controllo professionale è possibile identificare e riparare eventuali fughe, e ricaricare il sistema con il gas appropriato.

Che tipo di gas si usa per l’aria condizionata in auto?

Per i condizionatori d’aria delle auto, i gas refrigeranti hanno subito un’evoluzione simile. Inizialmente, l‘R-12 (Dodiclorodifluorometano) era il gas più comune, ma è stato sostituito dall’R-134a (Tetrafluoroetano) a causa delle preoccupazioni ambientali legate ai CFC. 

Negli ultimi tempi, l’R-1234yf (2,3,3,3-Tetrafluoropropene) sta guadagnando popolarità come sostituto dell’R-134a nei sistemi di aria condizionata automobilistica, grazie al suo molto basso potenziale di riscaldamento globale e alla conformità con le normative ambientali più stringenti.

Gas R744: una soluzione versatile

Tra le tante applicazioni del gas refrigerante R744 è importante sottolineare il suo vasto impiego nei supermercati e nei banchi frigo e più in generale negli impianti di refrigerazione commerciale. 

È sempre più diffuso anche negli impianti di refrigerazione industriale in quanto supporta processi industriali che richiedono il controllo della temperatura, come nella produzione alimentare e nella conservazione. Il suo utilizzo è presente anche a valle della filiera, in quanto offre una soluzione efficiente e rispettosa per l’ambiente anche nei sistemi di refrigerazione per il trasporto.

Trova largo utilizzo anche nei sistemi di condizionamento dell’aria grazie alla sua capacità di operare efficacemente a diverse temperature e pressioni. Infatti, è ideale per il condizionamento degli ambienti. Per questo motivo è anche un valido alleato per l’utilizzo nelle pompe di calore che possono operare in un ampio range di temperature esterne, rendendole adatte sia per il riscaldamento che per il raffreddamento degli ambienti.

Possiamo quindi dire che la scelta dell’R744 in queste applicazioni non solo risponde alla crescente domanda di soluzioni ecologiche ma garantisce anche prestazioni elevate, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del settore del raffreddamento e del condizionamento.

Tecnogas: sicurezza e conformità alle normative sui gas refrigeranti

In conclusione, quando si tratta di selezionare i gas refrigeranti giusti per le vostre applicazioni, la scelta è ampia e variegata. È fondamentale considerare non solo l’efficienza energetica e la compatibilità ambientale, ma anche la sicurezza e la conformità alle normative vigenti.

In Tecnogas offriamo una vasta gamma di gas per soddisfare le necessità del settore della refrigerazione e del condizionamento.

La nostra offerta non si limita ai tradizionali gas refrigeranti. Conosciamo l’importanza di supportare i professionisti del settore con strumenti e soluzioni che possano rendere il loro lavoro più semplice e sicuro. 

Tra questi, il cercafughe Formingas rappresenta una soluzione eccellente per la ricerca delle fughe nei sistemi di refrigerazione. Questo prodotto, infatti, combina efficienza e sicurezza, facilitando il rilevamento delle perdite e garantendo la massima affidabilità nelle operazioni di manutenzione.

In un mondo in cui l’efficienza energetica e la sostenibilità diventano ogni giorno più importanti, affidarsi a Tecnogas rappresenta la scelta vincente per le vostre esigenze di refrigerazione. Con noi, avrete la garanzia di un supporto professionale costante, per affrontare con sicurezza ogni sfida del vostro settore.

 

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